22 GIUGNO 2020 - TEST AL MUGELLO

Alex Ricci intervista Michael Girotti


Dopo il terzo appuntamento di test precampionato, vogliamo sentire ancora una volta le parole del nostro pilota di punta Michael Girotti. In questa uscita si provava al Mugello che sarà anche lo scenario del primo round del CIV 2020. Sentiamo cosa ci dice.

 

A. Finalmente Mugello che è l’ultima prova prima del CIV e la prima pista dove andrai a giocartela. Come ti sei trovato?

 

M. Mi sono trovato bene, è una pista che mi piace e i punti di riferimento non mi mancano. A fine giornata ero più veloce della qualifica fatta al National Trophy dello scorso anno. Primi tre giri sono tra i più veloci, ma la pista in sè non era velocissima. Parlando di me, sono già messo bene e per il set-up della moto bisognerà aggiungere qualcosina, qualche accorgimento, ma i tempi sul giro dicono bene.

 

A. Per ora i circuiti dove sei andato con questa R6 e le nuove gomme “slick” erano piatti, sul saliscendi toscano come sei andato?

 

M. Mi son trovato bene perché la gomma più grossa dietro mi da vantaggio nei curvoni. A Misano non ho avuto le stesse sensazioni, forse perché l’asfalto era diverso, più abrasivo. Tendenzialmente ho una guida molto rotonda che mi aiuta in una pista come il Mugello e come Imola.

 

A. E a livello mentale com’è il Mugello?

 

M. Trovarsi bene al Mugello è una preoccupazione in meno. Qui ho un conto in sospeso, lo scorso anno ero partito per fare il podio e non ho finito il primo giro, quindi ci riproviamo.

 

A. Descrivi un giro di pista…

 

M. Partenza, si arriva in sesta ai 275 km/h all’imbocco della San Donato, staccata forte, non si sta troppo larghi, si sta a destre e si da una manata di gas in salita. La “S” è cieca e la visuale arriva all’ultimo istante, sacrifichi un po’ la prima Luco Poggiosecco a sinistra, poi la Materassi per aprire tanto il gas nel cambio di direzione e uscire più forte. Piccolo rettilineo dove si mette una marcia, ancora una “S”, si scala sacrificando la prima parte per uscire forte nella seconda. Poi inizia la parte bella, si scende e si stacca in discesa per la Casanova che è molto difficile e molto veloce, ma bisogna anche qui sacrificarla un po’ per prendere bene la bellissima Savelli, senza uscire molto largo perché dopo c’è la Arrabbiata 1. L’ingresso è abbastanza normale, ma si fa di quarta piena ed è un po’in salita. L’Arrabbiata 2 è una delle più difficili perché anche questa è in salita e si fa a memoria. Dopo 200 metri c’è la Scarperia che è la staccata più difficile del circuito dove arrivi in quarta marcia e stacchi tutto sull’anteriore, Curvare a sinistra e devi quasi fermarti. La Palagio è una curva a sinistra che non è niente di impegnativo da cui si prende un piccolo rettilineo in salita dove da destra ti sposti a sinistra e arrivi al Correntaio, qui si fa stretto-largo-stretto, staccata non impegnativa però è importante entrare forte altrimenti, perdi un sacco di tempo. Fuori dal Correntaio rimani a destra, dove ci sono le Biondetti, le curve più veloci del circuito e mi piacciono tantissimo. Si percorrono in quarta marcia, poi s’ingrana la quinta e si prende la scia per arrivare alla Bucine. Staccata simile al Correntaio, ed è importante entrare forte per poi uscire sul rettilineo dell’arrivo a tutta che è il più lungo del campionato.

 

A. Sei pronto per la gara? Qual è il tuo asso nella manica?

 

M. Son pronto per la gara perché i test sono andati bene e vorrei anche giocarmi una “top-five”, il mio asso ce l’ho nei primi cinque giri, e poi, vada come vada.

 

A. Hai in mente una strategia o in questa categoria conta poco e c’è tanto equilibrio?

 

M. I primi vanno veramente forte e tra il primo e il secondo gruppo c’è gap. Non ho una strategia, ma mi esprimo al momento.

 

A. La volta scorsa hai detto che preferisci la bagarre piuttosto che girare da solo, al Mugello è possibile e quanto conta?

 

M. Al Mugello è possibile e conta tanto, mi piace essere nella bagarre fino alla fine.

 

A. Se ti facessi una foto, dove vorresti essere immortalato?

 

M. Alla Savelli! Vorrei la classica foto con gomito per terra.

 

A. Finalmente ci siamo, il CIV 2020 parte, che effetto ti fa dopo la pandemia da Covid?

 

M Non vedevo l’ora mi sembra passata un’eternità conto le ore e ho già detto: “Che bello che tra una settimana sono là”! Sono più contento di quando sono già in pieno campionato. Ride.

 

Appuntamento al Mugello 4/5 Luglio.